Elezioni ed astensioni, soprattutto astensioni e astensioni.
e poi:
CIE : la rivolta infinita, da Ponte Galeria a Gradisca d’Isonzo
February 27th, 2013 — General
Elezioni ed astensioni, soprattutto astensioni e astensioni.
e poi:
CIE : la rivolta infinita, da Ponte Galeria a Gradisca d’Isonzo
February 6th, 2013 — General
January 25th, 2013 — General
Abbiamo parlato di:
Ancora qualcosa sulle spese militari e le nuove “missioni di pace”
e poi gli appuntamenti di sabato: Pordenone>presidio sotto il carcere
e domenica: Udine>presentazione fanzine LesCostumizzed 3° numero
January 18th, 2013 — General
Abbiamo parlato di:
TAV=TRUFFA >>Tav, coop rosse e sospetti di camorra: “Materiali pericolosi e di scarsa qualità”
e poi: di MALI in peggio; ovvero le vere ragioni della guerra al terrorismo:
Mali, la nuova frontiera di Hollande: ecco perchè
e poi, visto che si parla di guerra, il punto sul fiorente mercato delle armi che non conosce crisi, anzi. ARMI/ La potente lobby italiana e l’ultimo regalo di Monti prima di “salire”
November 30th, 2012 — General
November 30th, 2012 — General
Abbiamo parlato di:
(Immagine: Destruction of nature, destruction of human being – Raheleh Zomorodinia)
Prigioni – presidio davanti al carcere di Tolmezzo sabato 24 novembre
Coordinamento di difesa ambientale
Presentazione del libro di Pierluigi Sullo e Anna Pizzo: No TAV d’Italia
November 30th, 2012 — General
November 13th, 2012 — General
Abbiamo parlato di:
APPELLO AGLI ANTIFASCISTI E ALLE ANTIFASCISTE DI TUTTA LA REGIONE PER
October 26th, 2012 — General
Abbiamo parlato di:
– PORDENONE: Autogestione dei territori e dei saperi(programma)
– Conservatori (dal blog Carmilla on line)
– Da Il Malpaese: Il Rigore non è per tutti
October 26th, 2012 — General
Abbiamo parlato di:
Tramare vie di fuga
Conversazione con Donatella Cozzi intorno al suo libro:
“Le imperfezioni del silenzio- Riflessioni antropologiche sulla depressione femminile in un’area alpina”Venerdì 19 ottobre 2012
ore 20.30
presso l’ex Cantuccio in via Baldissera 30 a UdineProviamo a comprendere il malessere psichico che chiamiamo “depressione” come costruito, -e da molt* intimamente vissuto e patito-, nelle trame di un tessuto sociale nel quale “gli individui si trovano avviluppati (forse anche invischiati) in ‘ragnatele di significati’ da cui non è tanto facile liberarsi”…
proviamo ad immaginare vie di fuga non autodistruttive ma autocostruttive; nuovi fili, nuove trame… un nuovo tessuto fatto della forza liberata dall’ afasia o dalla “lingua del malessere” e perciò corrosiva e perciò liberatoria….