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September 16th, 2007 — Nostra rete
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September 1st, 2007 — Nostra rete
Friuli Venezia GiuliaQuindici migranti in fuga dal Cpt di Gradisca d’isonzoPrima fuga di massa dal Cpt isontinoGiovedì 30 agosto al Cpt di Gradisca d’Isonzo è successo quello che in tanti si aspettavano da quando la struttura è stata portata a pieno regime con i migranti portati da Lampedusa. Verso le dieci di sera, quasi in concomitanza con il cambio turno degli operatori della Coop. Minerva, l’ente gestore, una cinquantina di migranti hanno cercato di fuggire scavalcando le recinzioni del Cpt. Da subito l’intervento della polizia ha inescato dei tafferugli nel "giardino" interno dove si trovavano i migranti che cercavano di fuggire. Momenti di tensione in cui sono rimasti coinvolti anche alcuni operatori della Coop. Minerva che cercavano di fermare i migranti perfino prendendoli per i piedi e tirandoli giù dall’alta rete di recinzione che stavano cercando di scavalcare.Alla fine quindici migranti sono riusciti a fuggire nei campi circostanti, due sono rimasti feriti di cui uno in modo grave essendosi fratturato entrambi i piedi cadendo dalla recinzione, nessun ferito fra la polizia e gli operatori.Ufficialmente la Questura parla di quindici egiziani fuggiti per la paura di essere rimpatriati, la stessa versione data per le fughe dal Cpt di Bari, una versione che comincia ad essere sempre più dubbia e con un rettrogusto di giustificazione. Non si vuole ammettere che queste fughe sono la dimostrazione che non esistono Cpt "umanizzati" come aveva promesso il Governo, sono la dimostrazione che strutture come queste sono e restano invivibili e quindi è naturale che chi vi viene rinchiuso cerchi di fuggirvi.Il Cpt di Gradisca in questi mesi ha subito delle modificazioni, se prima era tenuto a "basso regime" e i migranti reclusi non superavano la cinquantina, da questa estate c’è stato un grosso cambiamento con deportazioni di migranti da Lampedusa e da altri Cpt del sud Italia portando la struttura di Gradisca al massimo della sua capienza. Un cambiamento avvenuto in breve tempo, senza dare il tempo alla Coop. Minerva di aumentare il personale e creando malumori perfino nelle forze di polizia che da subito hanno denunciato di non avere personale sufficiente per gestire la situazione.Una miscela esplosiva quindi quella che si è andata a creare a Gradisca e che prima o poi doveva esplodere. Ed è quello che è successo giovedì notte con la prima vera fuga di massa, non che in questo anno e mezzo fughe non fossero mai sucesse, ci sono stati diversi episodi di tensione all’interno del Cpt e diverse fughe, ma mai con questi numeri.In queste ultime settimane il CPT di Gradisca ha assunto un ruolo di primo piano all’interno dei dispositivi di repressione e controllo sociale applicati ai flussi migratori, che nuovamente spingono al confine orientale di Shenghen.Alcuni giorni fà il Ministro Amato ha partecipato ad un summit con il collega Sloveno, firmando un nuovo "protocollo di sicurezza transfrontaliera", che prevede tra l’altro la possibilità per le polizie "nazionali" di condurre indagini e pedinamenti nel territorio dell’altro stato, oltre a prevedere naturalmente il rafforzamento delle pattuglie miste Italo-Slovene, dispositivo quest’ultimo che in questi anni ha consentito il rimpatrio coatto di migliaia di migranti nei lager di Slovenia e Croazia.In questo contesto esplode la rabbia giustificata dei migranti reclusi dentro il CPT Isontino, molti dei quali arrivati a Gradisca tramite volo charter da Lampedusa con tanto di espulsione della Prefettura di Agrigento, e quindi già identificati.Su quest’ultima novità anche alcuni Avvocati hanno sollevato molte perplessità, in quanto la permanenza all’interno del centro di detenzione dovrebbe essere vincolata ad una identificazione ancora da espletare.Dopo pochi giorni una circolare del Ministero degli Interni chiarisce, in extremis, che il CPT di Gradisca è stato "superato", ed è diventato anche CPA, centro di prima accoglienza, e i migranti in attesa di audizione della "Commissione Asilo Politico" di Gorizia, sono "liberi" di entrare e uscire a orari prestabiliti.Superamento dei CPT evidentemente, non significa un ripristino della dignità dei migranti e una garanzia di rispetto dei diritti civili e umani della persona, come sostenuto in diversi incontri pubblici organizzati dal Ministero della Solidarietà Sociale nei mesi scorsi, quanto piuttosto una capillare riorganizzazzione dei meccanismi di controllo sociale e di repressione indiscriminata dei flussi migratori, a partire dai "pesci piccoli", come spiega il Ministro Amato, parlando del pugno di ferro sui lavavetri.
((i)) ch.indymedia.org/it | Razzismo e Rivolta dei migranti in Italia ((i))
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September 1st, 2007 — Nostra rete
– Ginevra : nuova occupazione sgomberata dopo un giorno
– Torino : non si ferma l'attività del Fenix !
– Brescia: tre giorni di campeggio, dibattiti e concerti contro le nocività
– Crocenera, appello internazionale di solidarietà
– Dumbles : 4 mesi 3 settimane 2 giorni
August 16th, 2007 — Nostra rete
– No Dal Molin 8-16 settembre campeggio a Vicenza
– No Dal Molin appello agli artisti
– Attivisti per il Tibet sulla Grande muraglia in Cina
August 10th, 2007 — Nostra rete
– La fuga dei richiedenti asilo da un lager in GB
– Incontro dei popoli zapatisti con i popoli del mondo
August 3rd, 2007 — Nostra rete
– Rivolta e fuga dal CPT di Bari
– Nuova azione di protesta di Anarchici contro il Muro
– Cacciatori di corpi – La verità su farmaci killer e medicina corrotta
July 31st, 2007 — Nostra rete
Solidarietà per gli ultimi attacchi al Gramigna e al Volturno 33
Non si placa l’ansia di eliminare qualunque forma di resistenza e di lotta a un mondo di potenti che non sa produrre che guerre e sfruttamento per conservarsi. Si sa che l’estate è il momento buono per sferrare vigliaccamente l’attacco e puntualmente anche quest’anno sono arrivati gli sgomberi. Possiamo ripetere fino allo sfinimento che questo sistema non tollera alcun dissenso, che chiunque tenti di mantenere in vita un alito di pensiero e di azione critica e ribelle sarà braccato con tutti i mezzi necessari, che con l’accusa di terrorismo per qualsiasi parola o atto è stata data completa mano libera alle azioni repressive, che negli ultimi processi in corso sono state utilizzate nuove furberie per aumentare le pene dei compagni e compagne o svincolarle dall’indulto, che è sempre più difficile in queste condizioni trovare la forza e la determinazione per seguitare a lottare, ma tutto questo non rappresenta certo una novità per coloro che hanno deciso di non subire passivamente e di non rinunciare all’idea di una comunità umana liberata dal capitale. La nostra passione per «quel sogno di una cosa che gli uomini da molto tempo hanno» non vuole essere annientata perché, se davvero sentiamo che questo modo di vivere ci disgusta, dobbiamo rinnovarla per mantenere alta l’aspettativa di poter ribaltare i rapporti di forza. Gli abusi quotidiani dei potenti che impongono ai proletari fatiche al limite del sopportabile per guadagnare due soldi, maltrattamenti e ricatti per non essere rigettati tra gli scarti di questa società, minacce di reclusione per chi non tace e non si adegua, lager e deportazione per coloro che cercano di raggiungere un “paese di cuccagna” che li vuole solo come schiavi, fino all’espressione più tragica delle guerre che affamano e uccidono popolazioni intere per anni senza vederne la fine, tutto questo insieme dà il capogiro e a tratti una tremenda sensazione di impotenza. Eppure, come sempre nella storia, di fronte all’arroganza del dominio non si è mai spenta quella fiaccola della ribellione che trova il suo ossigeno in chi non si arrende. Insistiamo, continuiamo ad esistere e a lottare. Non si illudano di poter fare piazza pulita, ci sarà sempre chi troverà la forza e il coraggio di opporsi al tentativo di ridurre l’umanità ad un insieme docile e ubbidiente ai comandi dei pochi prepotenti e dei loro luridi interessi. I segni non mancano tra i ribelli del Delta del Niger, tra gli insorti della resistenza irachena, tra i palestinesi oppressi da aggressori esterni ed interni, tra chi si oppone alle nocività, al Tav o alle basi Usa, tra i rivoltosi delle banlieues, tra coloro che ogni giorno fuggono dai CPT, tra tutte quelle situazioni di resistenza e lotta che non sempre arriviamo a conoscere… a noi rivoluzionari di questo squallido occidente totalitario il compito di non demordere e saper essere all’altezza delle tensioni espresse da coloro che si trovano a combattere in condizioni ben più difficili e rischiose delle nostre.
Sarete pure pieni di mezzi per combatterci ma noi abbiamo la forza della passione complice e solidale dalla nostra.
I Fuoriluogo
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July 31st, 2007 — Nostra rete
– Sgomberi di posti occupati : Gramigna (Padova) , Volturno 33 (Milano) , Rhino (Ginevra)
July 19th, 2007 — Nostra rete
– 11 luglio 1998 Suicidio ad Alta Velocita' !
– Lo sgombero dello squat La Tour …
– …e quello imminente del Rhino a Ginevra
– Grecia: attacchi simultanei a banche
– Una settimana di lotta animalista
– Israele Palestina : non si ferma la lotta unitaria contro l' occupazione ed il muro
– Boicotta Sizzla e Beenie Man boicotta il Sunsplash!
– Manifestazione contro elettrodotto Slovenia-Udine Ovest
July 10th, 2007 — Nostra rete